Le pompe di calore trasferiscono calore da un ambiente più freddo ad uno più caldo, ovvero sottraendo calore all’ambiente esterno per rilasciarlo all’interno dell’ambiente domestico mantenendo il calore.
Con l’installazione di un sistema ibrido si può godere di agevolazioni quali:
Conto Termico 2.0;
Ecobonus al 65%;
Bonus ristrutturazioni al 50%;
Superbonus 110%.
In questi giorni si discute molto sul futuro di alcune delle agevolazioni fiscali al momento presenti per la ristrutturazione edilizia degli immobili, in previsione dell’arrivo dell’anno nuovo.
L’esonero dall’APE non garantisce il diritto alla detrazione.” funzionalmente indipendente, dotato di accesso autonomo.
ai sensi del comma 5 dell’articolo 119 del decreto Rilancio, il Superbonus si applica alle spese sostenute per l’installazione di impianti solari fotovoltaici connessi alla rete elettrica su determinati edifici, nonché per la installazione, contestuale o successiva, di sistemi di accumulo integrati nei predetti impianti solari fotovoltaici agevolati
Con l’avvento della bella stagione, l’ENEA torna a darci dei consigli per raffrescare le nostre abitazioni in modo efficiente: dalla scelta del giusto impianto e l’uso corretto, alla manutenzione e l’utilizzo dei Bonus.
Ecco una lista delle cose da fare per risparmiare:
Prima di tutto bisogna sapere che l’ isolamento termico dell’involucro dell’edificio può ridurre il fabbisogno energetico dello stesso di moltissimo. Operazioni di efficientamento energetico quindi rappresentano investimenti che si ripagano ben presto grazie al risparmio in bolletta e agli incentivi fiscali.
Per favorire l’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) è in corso di predisposizione il decreto che dovrebbe modificare il Testo Unico Ambientale (TUA) al fine ultimo di semplificare la produzione di energia da fonti rinnovabili.
Secondo il provvedimento per assicurare l’equilibrio tra domanda e offerta nel mercato dei Certificati bianchi, il MITE, qualora accertasse che l’ammontare dei Certificati emessi e di quelli di cui è prevista l’emissione non è coerente con gli obblighi da raggiungere, ha la facoltà di “aggiornare” per i successivi anni gli obiettivi.
Oggi, secondo la Commissione Europea, l’85% dei consumatori europei la riconosce e se ne serve nelle decisioni d’acquisto. Per agevolare il confronto l’UE ha quindi deciso che le nuove etichette energetiche debbano contenere una scala da A a G e che quelle esistenti siano sottoposte gradualmente a un processo di riscalaggio e conversione della scala. La sostituzione sarà graduale nel tempo per le diverse tipologie di prodotti.