Prima di tutto bisogna sapere che l’ isolamento termico dell’involucro dell’edificio può ridurre il fabbisogno energetico dello stesso di moltissimo. Operazioni di efficientamento energetico quindi rappresentano investimenti che si ripagano ben presto grazie al risparmio in bolletta e agli incentivi fiscali.

Oggi, secondo la Commissione Europea, l’85% dei consumatori europei la riconosce e se ne serve nelle decisioni d’acquisto. Per agevolare il confronto l’UE ha quindi deciso che le nuove etichette energetiche debbano contenere una scala da A a G e che quelle esistenti siano sottoposte gradualmente a un processo di riscalaggio e conversione della scala. La sostituzione sarà graduale nel tempo per le diverse tipologie di prodotti.

Secondo l’ultima circolare n.24/E del 2020, l’installazione dell’impianto per la produzione di energia solare rientra nel Superbonus 110% con un limite di spesa autonomo di € 48.000 per ogni unità immobiliare e, comunque, di € 2.400 per ogni kWh di potenza nominale installata (1.600 kWh se c’è un intervento contemporaneo di ristrutturazione). La detrazione è riconosciuta anche in caso di installazione, contestuale o successiva, di sistemi di accumulo integrati ammessi al Superbonus, alle stesse condizioni, negli stessi limiti di importo e ammontare complessivo previsti per gli interventi di installazione di impianti solari e, nel limite di spesa di euro 1.000 per ogni kWh di capacità di accumulo dei predetti sistemi.

Ieri è stato firmato il Decreto attuativo che favorisce la promozione dell’autoconsumo collettivo e le comunità energetiche da fonti rinnovabili, al fine di incoraggiare la transizione energetica ed ecologica del sistema elettrico del nostro Paese, con benefici per i cittadini a livello ambientale, economico e sociale. La misura è strutturata per promuovere l’autoconsumo condiviso, anche tramite l’utilizzo dei