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DL Antifrode ecco cosa cambia per lo sconto in fattura e la cessione del credito

Il governo ha varato un decreto contro “le frodi del credito fiscale” che sta provocando un effetto di blocco di fatto alla fruizione dell’agevolazioni con sconto in fattura o cessione del credito per i bonus sulle Ristrutturazioni Edilizie 50% e l’Ecobonus al 65%. Il decreto legge sul contrasto alle frodi è entrato in vigore con pubblicazione in Gazzetta Ufficiale il 12 Novembre 2021.

I primi a lanciare l’allarme sui Bonus Casa sono state le Confederazioni artigiane. L’intoppo è tutto burocratico perché il DL 11.11.2021 (c.d. decreto Antifrode), aggiunge due passaggi necessari per ottenere gli sconti in fattura oppure per cedere i crediti agli intermediari:

  • l’obbligo del visto di conformità – rilasciato da commercialisti per tutti i bonus edilizi, e non soltanto per il Superbonus al 110%, come era stato sino ad ora.
  • l’obbligo di “asseverazione della congruità delle spese” per tutti gli interventi senza nessun limite di costi.

E’ assurdo secondo Confartigianato tutto questo poiché per sostituire ad esempio una semplice caldaia, il nuovo onere rischia di essere più costoso del beneficio fiscale.

Il problema delle asseverazioni

Il decreto, oltre a bloccare le frodi, ha lo scopo di intervenire sui costi spesso gonfiati sulle fatture con cessione del credito o sconto in fattura. Con le novità di questo decreto, occorrerà asseverare che il costo dell’impianto sia in linea con i prezzari regionali. Sono interessate tutte le operazione dal 12 Novembre in poi. Sulla base di quanto scritto nel testo, i tecnici abilitati a rilasciare l’asseverazione dei costi sono quelli abilitati alla progettazione di edifici e impianti, ossia Ingegneri, Architetti e Geometri, che dovranno essere dotati della relativa polizza professionale richiesta per le asseverazioni.

Stop per ora alle comunicazioni

Se le norme del decreto non cambieranno di fatto è tutto bloccato, dato che senza asseverazione la pratica non può andare avanti. Al momento il sito dell’Agenzia delle Entrate per le comunicazioni è stato aggiornato così come il modello. L’invio del modello spetta come sempre ad un Commercialista che solo dopo aver ricevuto l’asseverazione e tutti i documenti potrà effettuare la comunicazione.

Al momento non sono chiare le linee da seguire, pertanto non ci resta che aspettare che ci siano più chiarimenti.