L’Agenzia delle Entrate si esprime sul tema dell’accesso autonomo per usufruire del Superbonus 110%, sulle unità immobiliari indipendenti e chiarisce che non è necessario che l’accesso sia di proprietà esclusiva.
Con risposta all’interpello n. 524 del 4 novembre 2020, in cui un proprietario di un immobile indipendente desidera beneficiare del Superbonus, in relazione agli interventi che intende effettuare sull’unità immobiliare di sua proprietà, facente parte di un condominio, ha precisato che secondo quanto chiarito dall’Agenzia delle Entrate, nella circolare n. 24/E del 2020:
“le unità immobiliari funzionalmente indipendenti e con uno o più accessi autonomi dall’esterno, site all’interno di edifici plurifamiliari”, alle quali la norma fa riferimento, vanno individuate verificando la contestuale sussistenza del requisito della “indipendenza funzionale” e dell’accesso autonomo dall’esterno e non importa che l’edificio plurifamiliare di cui tali unità immobiliari fanno parte sia costituito o meno in condominio.
La definizione di accesso autonomo, sulla base dei regolamenti vigenti, limitava in maniera evidente l’accesso al Superbonus per le unità immobiliari indipendenti situate in edifici plurifamiliari.
Un problema risolto dal legislatore che ha disposto ai fini dell’accesso al Superbonus cosa si intende per accesso autonomo dall’esterno:
“un accesso indipendente, non comune ad altre unità immobiliari, chiuso da cancello o portone d’ingresso che consenta l’accesso dalla strada o da cortile o da giardino anche di proprietà non esclusiva.”
L’edificio in oggetto ha un accesso indipendente non comune ad altre unità immobiliari, chiuso da cancello, al quale si accede da un viale pedonale a servizio dei singoli edifici in condominio, quindi l’unità abitativa all’interno di un edificio plurifamiliare dotata di accesso autonomo può godere del Superbonus, indipendentemente dal fatto che faccia parte di un condominio o disponga di parti comuni con altre unità abitative.